Glaucoma
Sommario
Glaucoma
Sintomi
Terapia
Glaucoma
Termine usato per indicare un gruppo di malattie caratterizzate da un aumento anomalo della pressione interna dell'occhio, che provoca riduzione del campo
visivo (cioè dello spazio che l'occhio immobile è in grado di vedere, corrispondente a un angolo orizzontale di 150° di ampiezza) e diminuzione della vista.
I glaucomi più comuni sono quelli ad angolo aperto (cronici semplici) e quelli ad angolo stretto o a chiusura angolare (acuti).
Glaucomi secondari possono essere causati da infezioni, tumori o lesioni.
Un terzo gruppo, quello dei glaucomi congeniti, è dovuto perlopiù ad anomalie dello sviluppo.
Glaucoma
Il glaucoma si verifica quando la pressione interna dell'occhio è tale da danneggiare il nervo ottico, interferendo quindi con la trasmissione delle informazioni
visive al cervello; esso determina la perdita della visione periferica. Il glaucoma insorge in varie forme (glaucoma congenito, acuto, cronico) e, solitamente,
in soggetti sopra i 40 anni; sono note anche forme giovanili, che si manifestano in bambini e adolescenti. Il glaucoma può essere affrontato con farmaci
che normalizzano la pressione sanguigna e mediante interventi chirurgici che favoriscono il deflusso dell'umore acqueo presente nell'occhio in quantità
eccessiva, spesso causa dell'aumento della pressione endo-oculare.
Sintomi
Glaucoma acuto
Un attacco di glaucoma acuto, patologia dell'occhio che può danneggiare la funzione visiva e i delicati tessuti oculari, si manifesta con annebbiamento
della vista, percezione di aloni colorati e dolore al bulbo; seguono l'intensificazione del dolore, l'intorbidamento della cornea, la dilatazione della
pupilla e l'irrigidimento del bulbo, la cui pressione interna aumenta notevolmente. Le condizioni del paziente sono aggravate dalla comparsa di nausea
e vomito. Il glaucoma acuto rappresenta un'emergenza medica, perché se non trattato tempestivamente può condurre a cecità. Si manifesta di solito in un
solo occhio; dopo che questo è stato colpito, vi è un rischio elevato che anche l'altro occhio possa subire un nuovo attacco.
La pressione del liquido contenuto nel globo oculare serve a mantenere la forma dell'occhio, che è essenziale per una visione corretta. La pressione intraoculare,
che di solito varia fra 12 e 20 mm/Hg, è regolata dall'equilibrio fra la produzione e il drenaggio dell'umore acqueo. Nel glaucoma il drenaggio del liquido
viene impedito da un'ostruzione a livello dell'angolo della camera anteriore e pertanto la pressione all'interno del globo oculare aumenta. Il glaucoma
si sviluppa in genere in età adulta o tarda, sebbene non siano rari i glaucomi congeniti, infantili o giovanili.
I pazienti con glaucoma cronico semplice, che spesso presentano una storia familiare di questa malattia, possono perdere parte del campo visivo anche con
un aumento di pressione modesto e in assenza di altre manifestazioni. Invece, il glaucoma acuto ad angolo stretto causa dolore, arrossamento, dilatazione
della pupilla e grave perdita della vista. La cornea si offusca, la pressione intraoculare risulta elevata e il campo visivo, misurato con uno strumento
chiamato campimetro, si riduce sempre di più con il progredire della malattia.
Terapia
Generalmente il glaucoma cronico risponde bene alle terapie locali tese ad aumentare il drenaggio. Per ridurre la produzione di umore acqueo è possibile
ricorrere a terapie sistemiche: farmaci beta-bloccanti o, in caso questi non fossero efficaci, a interventi chirurgici; con l'impiego del laser, ad esempio,
è possibile creare un nuovo canale per il drenaggio del fluido intraoculare.
Il glaucoma acuto rappresenta, invece, una forma di emergenza, da trattare molto rapidamente: infatti, se la pressione intraoculare non viene ridotta entro
24 ore, possono verificarsi danni permanenti. L'intervento può essere sia clinico sia chirurgico.
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