Il Presidente del Consiglio regionale ligure UICI Arturo Vivaldi ha presieduto l'Assemblea sezionale di Pordenone!

Dal Messaggero veneto del 09 aprile 2017
«Attraversare lì è una roulette russa»
Appello dell'Unione ciechi a sistemare la viabilità e renderla a misura di non vedenti nella rotonda di piazza Duca d’Aosta
L’Unione italiana ciechi di Pordenone si è riunita in assemblea all’ex convento di San Francesco
di Chiara Benotti
«Barriere architettoniche da abbattere: attraversare la rotonda in piazza Duca d’Aosta è una roulette russa». L’Sos al Comune di Pordenone arriva dall'Unione italiana ciechi, riunitasi ieri al San Francesco nell’assemblea annuale. I conti economici soffrono il disavanzo a bilancio: circa 10 mila euro. Ma l’emergenza non è questa. «L’appello ai partner è colmar«· il disavanzo sui pro-geni di integrazione-ha messo in evidenza la presidente Daniela Floriduz-. Quello che ci sta a cuore è la prospettiva di una città che include tutti».
«Il primo comandamento della città "smart” è disegnare la viabilità dopo avere consul-
tato le associazioni - ha indicato Floriduz con Arturo Vivaldi, vertice Uic della Liguria -. Le difficoltà a Pordenone sono quelle che si legano alla mobilità in autonomia: ci serve l’aiuto del Comune anche per abbattere le tariffe dei taxi. La chiamata costa, senza la tratta per la destinazione, almeno 5 euro e sono troppi per molte tasche». In viale Venezia, per esempio, di domenica non passano i bus. «Muoversi a piedi in sicurezza è impossibile in viale Venezia - ha continuato Floriduz - e chiamare il taxi diventa una necessità per tanti non vedenti». La piazza “smart” e inclusiva per disabili, anziani, bambini è quella che sogna anche Tullio Frau, responsabile di settore
nell'Uic. «Va garantita l’accessibilità a piazza XX settembre da parte dei ciechi - sostengono all’Uic -. I non vedenti utilizzano i piedi e il bastone per
orientarsi in città».
Non è mancato un richiamo a quanto fatto dall’ex giunta Pedrotti. «La città è stata tappezzata di percorsi tatti-
lo-plantari inutili e nei posti sbagliati - ha aggiunto Frau -. Quindi chiediamo di essere coinvolti prima di consegnare i progetti sulla viabilità e non a
lavori ormai fatti». Il dialogo abbatte le prime barriere e I’Uic offre una prospettiva nuova e importante per "vedere” Pordenone. «I cittadini dovrebbero evitare di lasciare auto e motorini sotto i portici, in prossimità degli attraversamenti - hanno chiesto i non vedenti -, e anche di legare le biciclette in modo disordinato sui marciapiedi». Il confronto è aperto. «Un rapporto concer-tativo con il Comune è avviato - ha detto Floriduz -. I dispositivi di attraversamento e mobilità per i non vedenti sono cresciuti nel tempo, ma i risultati si possono migliorare, al passo con la normativa europea». Altre barriere? «Quelle digitali nelle scuole».

CRIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicato il 2017-04-12

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