Gita dell'UICI imperiese all'Eremo della Santa Maddalena dei boschi di Taggia!

Domenica 20 luglio, come da tradizione, a Taggia si svolgerà la "Festa della "Maddalena".
Per l'occasione l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus, sezione provinciale di Imperia, ha deciso di organizzare una propria delegazione e aderire alla partecipatissima festa devotiva.
Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le ore 09,00 presso la Fortezza di Taggia situata vicino al Convento dei Padri Domenicani.
Coloro che fossero in difficoltà a raggiungere il luogo, possono mettersi in contatto con Cesare al 347 27 54 456 per concordare una soluzione.
Dal punto di ritrovo si parte e si raggiunge l'Eremo della Maddalena dopo circa 3 ore di cammino su strada sterrata, ma priva di pericoli. La gita non è molto impegnativa, al di fuori del percorso in costante salita anche se non con pendenze particolari.
Intorno alle ore 13 si svolge il pranzo, composto da un antipasto, un primo, 2 secondi, dessert, vino, acqua e caffè, il cui costo è di 18 Euro procapite.
Dopo pranzo si assiste alla festa e nel pomeriggio si torna indietro.
Coloro che non possono o non riescono a raggiungere il luogo della festa a piedi, ma vogliono ugualmente partecipare alla sentitissima giornata, si mettano sempre in contatto con Cesare (al numero sopra riportato) e si cercherà di organizzare un viaggio in autovettura.
Di seguito qualche informazione più approfondita sulla ricorrenza.
La manifestazione ha profonde radici che vanno oltre la già antica tradizione cristiana, infatti è nominata negli statuti di Taggia i quali sancivano l'abolizione del dazio sui vini per il giorno della ricorrenza già nel 1381. Nel luglio del 1716, con atto del notaio Gio Valentino Anfossi, nasce la Confraternita dei Maddalenanti, il cui scopo era simile a quello delle altre confraternite: sopperire, attraverso attività caritatevoli, alle carenze dell'organizzazione sociale. Tuttavia il compito della Confraternita si esprimeva anche in momenti di forte aggregazione, quali la celebrazione di ricorrenze religiose, soprattutto la celebrazione delle feste patronali.
Per i Maddalenanti la ricorrenza della Maddalena rappresenta il momento più significativo dell'anno. Salutati da uno scoppio di mortaretti, i Maddalenanti partono da Taggia, a piedi o a dorso di mulo, alla volta dell'Eremo di Santa Maria Maddalena del Bosco, sorto nei pressi di una grotta dove - come vuole la tradizione - pare si fosse rifugiata in tempi remoti Santa Maria Maddalena per far penitenza dei suoi peccati giovanili (da qui deriva il modo di dire locale usato per indicare i trascorsi non precisamente esemplari di qualcuno: "Ha fatto anche lui (o lei) le sue maddalenate"). Il cammino dura circa tre ore.
La sera e la notte trascorrono fra banchetti e scherzi: la mattina successiva sono eletti il Contestabile e la Contestabile (che restano in carica un anno), i quali vengono, tra l'allegria generale, "incensati" con un ramoscello di lavanda. Successivamente, si procede al "bacio della reliquia" costituita da un grosso coperchio color nerofumo. Dopo questi riti "laici" si svolgono le celebrazioni religiose e, nel pomeriggio, il " Ballo della Morte ", documento di estremo interesse etno-antropologico. Due uomini ne sono i protagonisti: uno è detto "o masciu", l'altro raffigura la "Lena". La pantomima inizia con suoni e canti d'allegria in cui si mimano scene d'amore e di felicità: subito dopo la "Lena" muore. Disperato, il "masciu", nel tentativo di ridarle vita, la ricopre di lavanda. La "Lena" risorge e sulle note del canto funebre, con diverso ritmo, si celebra la resurrezione. E' un rito che richiama alla mente remotissimi significati, legati all'alternanza delle stagioni e al potere delle piante!



[Indietro]