I chili di troppo possono essere un rischio per la vista dei bambini!

Da La stampa:

Studio del Bambino Gesù di Roma: eccesso di peso e danni alla retina anche
per i più piccoli oltre che per gli adulti. La percentuale di minori che
presentano alterazioni è del 9% e dello 0% nella popolazione pediatrica
normopeso.

Di Daniele Banfi.

Chi l'ha detto che i chili di troppo non hanno nulla a che fare con la
vista? Da anni la scienza afferma che negli adulti l'obesità è uno di quei
fattori in grado di danneggiare la salute degli occhi. Oggi, grazie ad uno
studio italiano opera dei ricercatori dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma,
possiamo affermare che ciò è vero anche per i bambini. La ricerca mostra per
la prima volta in campo pediatrico la connessione tra eccesso di peso e
danni alla retina. Un'evidenza che è valsa la pubblicazione sulla rivista
Journal of Gastroenterology.

Sempre più bambini in sovrappeso
«L'obesità pediatrica -spiega Valerio Nobili, responsabile di malattie
epato-metaboliche del Bambino Gesù- negli ultimi anni ha raggiunto
proporzioni epidemiche. Purtroppo oggi, già in tenera età, non è poi così
raro riscontrare complicanze metaboliche quali insulino-resistenza, diabete
mellito tipo 2, dislipidemia, ipertensione arteriosa ed epatopatia
steatosica».

Secondo gli ultimi dati forniti dal Ministero della Salute in Italia il 25%
di bambini è sovrappeso, con un picco che si registra nella fascia d'età
9-11 anni, nella quale il 13% della popolazione risulta obesa. Numeri
importanti che pongono questi bambini già nella categoria dei malati. Con il
progressivo aumento del numero di bambini sovrappeso e obesi, anche la
steatosi epatica non alcolica ha raggiunto proporzioni epidemiche,
diventando la patologia epatica cronica di più frequente riscontro in età
pediatrica nel mondo occidentale.

Danni alla retina:
Purtroppo l'insulino resistenza, il diabete di tipo II, l'ipertensione e la
sindrome metabolica -patologie presenti in chi è obeso- sono in grado di
alterare il microcircolo sanguigno a livello della retina. Un'evidenza
nell'adulto e, da oggi, anche nel bambino: lo studio portato avanti dai
medici del Bambino Gesù ha coinvolto circa 1000 bambini nell'arco di due
anni e ha reso evidente l'associazione tra obesità infantile, alterazioni
del microcircolo retinico e sviluppo della sindrome metabolica. La
percentuale di bambini che presentavano alterazioni della retina è stata del
9% a fronte di una percentuale prossima allo zero nella popolazione
pediatrica normopeso.

Il commento degli esperti:
«Il dato emerso -spiega Nobili- sorprende sia per la percentuale, sia per la
gravità visto che, qualora trascurata, tale condizione morbosa potrebbe
evolvere verso stadi più avanzati fino alla compromissione della vista. I
bambini con retinopatia severa avevano inoltre livelli più elevati di
trigliceridi, una maggiore insulino-resistenza e un ridotto calo fisiologico
notturno della pressione arteriosa sistolica, un indice predittore di
ipertensione arteriosa».

Lo studio ha inoltre riscontrato anche una correlazione tra grado di
retinopatia e progressione del danno epatico. Il dato dimostra che un grado
severo di retinopatia si associa, spesso, alla presenza di un grado più
elevato di fibrosi epatica. «Tutte queste associazioni - spiega il professor
Luca Buzzonetti, responsabile di Oculistica del Bambino Gesù - supportano l'ipotesi
che gli effetti della pressione arteriosa e dei parametri determinanti la
sindrome metabolica sul microcircolo sono già evidenti nei bambini obesi. È
importante quindi eseguire una attenta visita oculistica a tutti i bambini
obesie soprattutto a quelli che presentano già segni di ipertensione
arteriosa».