La lotta alle allergie deve iniziare adesso!

Da Sanihelp.it:


Siamo sempre più allergici: nelle nazioni occidentalizzate soffre di allergie ormai quasi 1 adulto su 3, oltre al 40-45% dei bambini. Numeri incredibili se si pensa che 200 anni fa non era presente in letteratura scientifica neppure un caso di allergia. Il primo caso di hay fever (raffreddore da fieno) viene infatti riportato sulla rivista scientifica Lancet nel 1819.

Cosa è cambiato da allora? «Fino a poco tempo fa, l’allergia era considerata in medicina un difetto dell’organismo - spiega il dottor Attilio Speciani, allergologo e immunologo clinico, esperto in omeopatia - mentre oggi è possibile parlare di allergia come difesa, come un fenomeno normale in tutti. Tutti nasciamo allergici e intolleranti a tutto, dagli acari ai pollini. È solo il controllo attivo del singolo individuo a fare la differenza tra chi mantiene la tolleranza (il sano) e chi questa tolleranza la perde diventando appunto allergico e intollerante. Dunque l’allergia può essere vista come un segnale di perdita di controllo che richiede attenzione per impostare un cambiamento terapeutico.

Chiarito questo aspetto, il dottor Speciani tiene a specificare l’importanza dei grandi progressi fatti nell’ambito dell’allergologia: «Possiamo contare oggi su alcune acquisizioni di notevole importanza pratica per il trattamento del raffreddore da fieno, della congiuntivite allergica e dell'asma. Per esempio, se prima il legame tra allergie e cibo era visto solo come marginale, sempre di più la letteratura scientifica punta l'attenzione sull'infiammazione da cibo come una delle componenti più importanti della reattività allergica».

Altro punto su cui focalizzare l’attenzione quando si parla di allergie sono i fattori legati all’ambiente e allo stile di vita, capaci di scatenare la reattività allergica. «In pratica, agenti inquinanti e altre sostanze potrebbero essere eliminate più tranquillamente se l’ambiente ci desse tregua», evidenzia il dottor Speciani.
«Un altro degli aspetti più interessanti riguardanti la moderna allergologia è quello evidenziato già nel 2001 da Rita Levi Montalcini al Congresso Europeo di allergologia tenutosi a Berlino: mi riferisco all’importanza, nella reattività allergica, degli aspetti emozionali - prosegue il medico - Un particolare stato emotivo potrebbe influenzare sia in modo positivo che negativo le reazioni allergiche di una persona. Nel 1986, la Montalcini fu insignita del Premio Nobel proprio grazie alla scoperta dell’NGF (Nerve Growth Factor), citochina che viene prodotta dall’organismo in seguito a momenti di forte cambiamento, capaci di moltiplicare per diverse volte la reattività allergica di una persona».

Per queste ragioni primarie, l'allergia a una o più sostanze può essere vista come un segnale di allarme in un individuo nei confronti di fattori esterni legati anche all’ambiente, allo stile di vita e ad aspetti emotivi che il corpo ci suggerisce chiaramente di non poter più tollerare, provocando una sorta di infiammazione.

In generale, è bene ricordare l’importanza di rivolgersi al medico quando i sintomi di un’allergia respiratoria sono molto intensi, prolungati nel tempo e ostacolano fortemente le più comuni attività giornaliere, come pure se vi è difficoltà di respiro o crisi asmatiche, avendo una particolare attenzione a riconoscere se alcuni alimenti attivassero un’allergia crociata. Naturalmente, è importante conoscere le possibili cross-reattività, in maniera tale da poterle tenere sotto controllo.Nella prevenzione e nel trattamento della sintomatologia allergica collegata all’arrivo dei pollini, i medicinali omeopatici possono rappresentare una valida scelta terapeutica, potendo contare su vantaggi significativi: la generale assenza di effetti collaterali (come sonnolenza e disturbi dell’attenzione), l’utilizzo di sostanze naturali (minerali, vegetali o animali) e l’assenza di tossicità. Per queste ragioni, i medicinali omeopatici sono adatti a tutte le età, inclusi i bambini e gli anziani. La terapia omeopatica, inoltre, laddove necessario, può essere associata in maniera complementare ad altri farmaci e proposta per periodi di tempo anche lunghi.

L’utilizzo di farmaci omeopatici è indicato sia nella fase di prevenzione delle allergie da fieno, sia nella fase acuta. In genere, in prevenzione, sarebbe importante cominciare una terapia omeopatica indicativamente almeno un mese prima dell’inizio presunto del periodo di pollinazione, ma è importante segnalare che l’inizio di una terapia omeopatica anche contemporanea all’arrivo dei pollini può essere vantaggioso.

Oltre ad alcuni medicinali omeopatici a nome comune con azione antiallergica (Arsenicum album, Allium cepa), sono molto utili alcuni medicinali omeopatici complessi, macerati glicerici e tinture madri di alcune piante e alcuni oligoelementi che svolgono una specifica azione di riequilibrio del sistema immunitario. Fra questi, per esempio, ci sono lo Zinco e il Rame, indicati a tenere sotto controllo la sintomatologia allergica. Per la congiuntivite di origine allergica, possono essere indicati i colliri omeopatici.