Alito cattivo addio!

Da Sanihelp.it:

I consigli della medicina naturale!
Che dipenda da una scarsa pulizia della bocca o da problemi intestinali, l'alitosi è un problema tanto diffuso quanto imbarazzante. Ecco i rimedi per rinfrescare
la bocca e profumare l'alito.
Da Cesare a Cicerone, da Dante Alighieri a Cristoforo Colombo, sono molte le vittime illustri di un problema imbarazzante: l’alito cattivo.
Un disturbo così diffuso e antico che già nell’antico Egitto si cercavano rimedi naturali per contastarlo: si consigliava soprattutto miele e cannella,
come testimoniano alcune ricette incise sulle mura degli antichi laboratori, cosicché tutto il popolo potesse usufruirne.
L’alitosi può creare imbarazzo e impatto negativo sulla vita sociale e privata, fino ad arrivare alla perdita di autostima e di fiducia in se stessi. In
alcuni casi
diventa un problema il solo parlarne – a volte anche col proprio medico – portando a una mancanza di informazioni sulle cause e sulle soluzioni.
Esistono due tipi di alitosi: parafisiologica, causata da una scarsa igiene orale, e patologica persistente, causata da problemi del cavo orale o sistemiche,
dell’apparato digestivo o respiratorio. Contrariamente a quanto si crede, il 90% dei casi è di origine esclusivamente orale.
Le cause dell’alitosi parafisiologica possono essere di natura intrinseca: disturbi gengivali, carie o
ascessi
e secchezza delle fauci; o di natura transitoria: scarsa igiene orale, fumo, alcol, cibi dal sapore pungente (cipolla, aglio) e alcuni farmaci. Il più delle
volte, l’odore sgradevole proviene da batteri situati sulla lingua, sulle gengive, tra gli spazi interdentali e dai frammenti di cibo non rimossi che,
fermentando, producono i gas responsabili dell’alito cattivo.
Quando dipende dall’intestino, invece, i problemi possono essere una digestione lenta o processi di fermentazione o putrefazione intestinale.
Qualche consiglio per l’igiene dentale. Il 40% della superficie dentale è nascosta tra dente e dente: è fondamentale l’utilizzo integrato di spazzolino,
filo interdentale, scovolino e collutorio per evitare i depositi di cibo che sono tra le cause principali dell’alito cattivo. Oggi sono disponibili anche
prodotti specifici antialitosi, come Gum Halicontrol, una gamma di collutorio, dentifricio gel e puliscilingua (in farmacia) che, basandosi su sistemi
tecnologicamente avanzati, combatte l’alito cattivo alla sua origine, senza coprire l’odore, grazie alla cattura e neutralizzazione dei batteri.
Se invece il problema è una cattiva digestione dovuta a errori alimentari, può essere indicato il
metodo Kousmine,
che riequilibra la flora batterica intestinale alterata da un’alimentazione scorretta (causa di fenomeni come appunto l’alitosi), attraverso principi di
sana alimentazione, integrazione nutrizionale e igiene intestinale.
Per un alito a prova di bacio, la natura propone: olio essenziale di menta, tre gocce tre volte al dì, in un cucchiaino di miele, lasciando sciogliere lentamente
in bocca; pulilingua, un dispositivo della
medicina ayurvedica
da ripassare sulla lingua al risveglio per rimuovere la patina bianca o giallastra (chiamata Ama) che si forma di notte; rimedio omeopatico Mercurius solubilis
9 CH, cinque granuli una vola al dì; un cucchiaio di succo puro di Aloe arborescens prima dei pasti, per almeno 40 giorni, eventualmente con tè verde o
succo di un limone (consigliabile con un cucchiaino di miele di castagno).
Utili sembrano essere anche lo zenzero, i chiodi di garofano e le bacche di ginepro (da masticare senza ingoiare nel corso della giornata).