Ecco perché è importante sentire bene da entrambe le orecchie!

Da La stampa del 17/01/2018:

Tecnicamente si chiama «ascolto binaurale». Indispensabile come accade nel
caso degli occhi avere una percezione simmetrica dei suoni ambientali
ottimale.

di Angela Nanni.

La facoltà di poter ascoltare con entrambe le orecchie tecnicamente si
definisce con il termine di ascolto binaurale: è questo il motivo per cui
riusciamo ad assegnare una posizione ben precisa ai suoni nello spazio che
ci circonda (quindi a definire se un suono ci arriva dalle spalle, da destra
o sinistra) e che ci permette di stimare la distanza spaziale del suono
stesso, se è fissa o in movimento.

Tutte queste capacità nella vita di ogni giorno le diamo per scontate, ma
sono importantissime e se mancano vengono a crearsi gravissimi problemi. Non
è un caso, purtroppo, che i bambini con ipoacusia evidenziano difficoltà
nella comunicazione, con importanti ripercussioni negative nell'ambito
affettivo e familiare. A tale proposito tiene a precisare il professor
Alessandro Martini, ordinario di otorinolaringoiatria presso l'Università
degli Studi di Padova: «Uno studio iniziato negli Anni 80 e condotto presso
l'università di Padova ha selezionato 150 bambini con una sordità completa
monolaterale: 30 fra questi bambini\adolescenti sono stati sottoposti a test
di localizzazione sonora e riconoscimento del parlato nel rumore rispetto a
30 pari età con nessun problema di ascolto. Questi due gruppi sono stati
seguiti nel tempo e in particolare, ci siamo concentrati sulla loro carriera
scolastica e sulle eventuali difficoltà riscontrate. Ne è emerso che i
bambini del gruppo ipoacusia monolaterale hanno evidenziato un evidente gap
rispetto ai normoudenti».

Protesi e impianti di ultima generazione non bastano.
Grazie ai grandissimi progressi in campo medico e tecnologico oggi sono
disponibili protesi uditive e impianti cocleari davvero molto sofisticati
che consentono un buon ripristino della funzionalità uditiva negli ambienti
silenziosi, mentre tale capacità, a volte, resta molto limitata in contesti
rumorosi come le classi scolastiche o le palestre e per strada.

Proprio per rispondere a tali esigenze a Padova presso la Clinica ORL dell'Università
è stato in questi giorni inaugurato il ViSpA (Visual Spatial Auditory) Lab
un nuovo e innovativo laboratorio dove sarà possibile la riproduzione di una
serie di ambienti acustici tipici della vita di tutti i giorni dalla scuola,
all'ufficio, al ristorante/pub al living room.

L'eccezionalità del laboratorio (che fa parte del progetto europeo 3D Tune)
sta anche nel poter offrire un'interfaccia video che consente di supportare
l'esecuzione di alcuni test, ma anche di proporre dei giochi o delle
immagini che consentono una miglior interazione del soggetto in esame,
soprattutto bambini per i quali i test audiologici vanno proposti come
giochi o a soggetti più anziani in cui la capacità di concentrazione può
essere ridotta.

Tramite la riproduzione grafica 3D sarà possibile avere un feedback visivo
in tempo reale della posizione delle fonti sonore che vengono inserite nell'ambiente,
grazie a degli oggetti rappresentanti i diversi suoni. Lo studio dell'udito
«spaziale» o scena acustica permetterà in particolare di seguire lo sviluppo
della binauralità in bambini con problemi uditivi e nella riabilitazione
dell'anziano ipoacusico.

Certamente un fiore all'occhiello questa struttura come tiene a confermare
il professor Martini: «Da molti anni la Clinica Otorinolaringoiatrica di
Padova si pone ai vertici nazionali e internazionali per quanto riguarda il
trattamento della sordità. Presso le nostre strutture, nello specifico, è
possibile effettuare diagnosi precoce, inquadramento e protesizzazione
tempestiva dei soggetti con deficit uditivi ed effettuare interventi di
impianto cocleare in pazienti con sordità profonda. Recentemente, infine,
siamo riusciti a ottenere nell'ambito del progetto europeo ERN (European
Reference Network), il riconoscimento come centro di riferimento per il
trattamento dell'ipoacusia e delle patologie congenite rare dell'orecchio e
del distretto ORL»!