Le proprietà e uso dell'iperico!

Da Cure-Naturali.it:

Iperico, proprietà e uso!

Di Alessandra Romeo.

L'iperico (Hypericum perforatum) è una pianta della famiglia delle
Hypericaceae. Le sue sommità fiorite sono ricche di flavonoidi e svolgono
un'azione antidepressiva e sedativa. Scopriamola meglio.



Proprietà dell'iperico:
Le proprietà terapeutiche delle sommità fiorite dell’iperico sono dovute al
fitocomplesso rappresentato essenzialmente da flavonoidi, come l´ipericina,
la rutina, la quercetina e l´iperoside, sostanze a spiccata azione
antidepressiva e sedativa, che si ottengono dall’estratto secco o dalla
tintura madre.
L'ipericina, in particolare, inibisce due enzimi responsabili della
disattivazione di vari mediatori del sistema nervoso centrale (serotonina,
dopamina, noradrenalina) e aumenta la secrezione notturna di melatonina,
aiutando contro l'insonnia. È, inoltre, in grado di accrescere i livelli
serici di serotonina, similmente a certi farmaci antidepressivi,
riequilibrando del tono dell'umore.
Diversi esami hanno dimostrato che l´estratto di iperico, limita il
riassorbimento di altri due neuro recettori denominati noradrenalina e
dopamina che possiedono anch’essi un ruolo importante nella depressione,
negli sbalzi di umore durante il periodo menopausa, nella depressione
stagionale e nei periodi di esaurimento nervoso.
L'infuso della pianta è utilizzato nel trattamento delle forme infiammatorie
dei bronchi e delle vie genito-urinarie, come, tosse e cistite, per l'
attività balsamica, antibatterica, anticatarrale e antiflogistica.

Oleolito (ottenuto dalla macerazione dalle sommità fiorite fresche in olio
di mandorle o girasole), dal tipico colore rossastro, ha proprietà
cicatrizzanti ed emolienti e stimola la rigenerazione cellulare. Per questo
il motivo è usato contro le ustioni, l’eritema solare, in caso di macchie
della pelle, psoriasi, secchezza della cute del viso e del corpo,
invecchiamento cutaneo, piaghe da decubito, smagliature, cicatrici, e segni
provocati dall'acne. Di questa preparazione si potrebbe dire che è un vero
trattamento di bellezza, e probabilmente uno dei prodotti antirughe e anti
età più potenti ed efficaci che esista in natura.



Modalità d'uso.
USO INTERNO:
500-800 mg di estratto secco sotto forma di capsule o compresse al mattino;
50 gocce di tintura madre con un po’ di acqua 1-3 volte al giorno per 2 mesi
consecutivi. Interrompere un mese e, se necessario, ripetere il ciclo di
trattamento;
INFUSO: 1 cucchiaio raso sommità fiorite di iperico, 1 tazza d’acqua.
Versare la miscela di foglie e fiori nell’acqua bollente e spegnere il
fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min.
Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso tosse, raffreddore
e infiammazioni urinarie.
USO ESTERNO:
Olio di iperico: 70 gr di sommità fiorite fresche, 250ml di olio di
mandorle.
Far macerare per 6 settimane in una bottiglia ben chiusa, a temperatura
ambiente, quindi esporre al sole per un giorno intero. Filtrare e conservare
in bottiglie di vetro scuro, al riparo dalla luce e in luogo fresco.
Sarà sufficiente applicarlo ogni sera su viso e collo per poter constatare i
primi risultati anti-rughe e anti-età, già dopo soli 10 giorni di
applicazione. Oppure utilizzarlo al momento del bisogno in caso di piaghe,
ulcere, scottature.



Controindicazioni dell'iperico:
Cospicui studi farmacologici e clinici, effettuati sul vegetale, dimostrano
che l’iperico è un vegetale sicuro, ma può presentare alcune
controindicazioni come la fotosensibilità durante l’esposizione ai raggi
solari per cui, durante il periodo di assunzione, è bene evitare
l'esposizione al sole e/o a lampade abbronzanti.
Diminuisce l'effetto anticoagulante del Warfarin e può abbassare i livelli
ematici della Ciclosporina, usata contro il rischio di rigetto da trapianti;
riduce l'effetto dei contraccettivi orali; potenzia gli effetti degli
antidepressi di sintesi; ed è necessario sospenderne l'assunzione cinque
giorni prima di ogni intervento chirurgico. Non si deve assumere in
gravidanza e allattamento.



Descrizione della pianta:
Pianta con corto rizoma e fusto eretto (1 m.), legnoso e ramificato. Le
foglie sono opposte ovali o oblunghe, picchiettate di minuscole ghiandole
trasparenti (contenenti l’olio essenziale) che in controluce assomigliano a
forellini e gli conferiscono l’appellativo “perforato”. I fiori, di colore
giallo intenso, sono riuniti in una sorta di corimbo, compaiono in estate;
se stropicciati colorano la pelle di rosso. Tutta la pianta emana un odore
gradevole.



Habitat dell'iperico:
Molto comune nei terreni asciutti, lungo i margini delle strade, ai bordi di
campi e nelle radure, cresce fino a 1600 m d'altitudine.

Cenni storici:
Spesso la superstizione popolare si lega a piante che assumono nell’immaginario
collettivo straordinari poteri curativi o magici. L’iperico è una di queste.
Storicamente il suo nome deriva dal greco hyper-eikon, cioe' pianta che
cresce sulle vecchie statue. Per i medici greci Ippocrate e Dioscoride il
suo nome significherebbe “al di sopra del mondo degli Inferi”.
Più' noto come erba caccia-diavoli per la presunta capacità di cacciare gli
spiriti maligni e i fantasmi, è anche chiamato erba di S. Giovanni. Si
racconta che alla vigilia dell’omonima festa, per proteggersi dai malefici
delle streghe, fosse utile portare una piantina di iperico insieme alla
ruta, l’artemisia e l’aglio. In molti paesi europei nella notte di S.
Giovanni c’era l’usanza di danzare attorno al fuoco, cingendosi il capo con
le sue fronde; una volta spenti i fuochi, le gettavano sui tetti delle case,
per preservarle dai fulmini!